Capitolo 7 – I primi segni della Profezia

“Dove il fiume scompare, la città di pietra si risveglia.”

Sul retro della mappa, c’era una scritta che Finnis non aveva mai notato.

Forse non era lì prima.

O forse aveva aspettato, in silenzio, il momento giusto per mostrarsi.

“Dove il fiume scompare,

la città di pietra si risveglia.”

La calligrafia era tremolante, viva. Antica.

Finnis sentì un brivido.

Chiuse la mappa con cautela, raccolse le sue cose e lasciò Mont’Or.

Era tempo di partire.

Camminò per giorni.

Boschi, scale incise nella roccia, sentieri dimenticati.

Ogni passo sembrava risuonare con qualcosa di profondo.

Un’eco. Una traccia. Una chiamata.

Poi vide il fiume.

Scorreva rapido…

Poi scompariva nel vuoto.

Inghiottito dalla montagna.

Una gola. Un abisso.

Gli abitanti del posto lo chiamavano: la Gola del Nera.

Finnis si avvicinò.

La sacca iniziò a vibrare.

La mappa si illuminò, si aprì da sola.

Le linee mutarono.

Poi, di nuovo, il silenzio.

Sollevò lo sguardo.

E la vide.

Tra la nebbia e la pietra, sospesa tra cielo e roccia,

una cittadella antica apparve agli occhi di Finnis.

Vera. Reale. Scolpita nel tempo.

La fissò a lungo.

E per un attimo… non fu più solo.

Voci lontane. Volti perduti.

Una corona. Una spada. Un bambino che rideva.

Era come se qualcosa, o qualcuno, lo stesse aspettando.

La Profezia non era un racconto.

Era una memoria sepolta.

E stava tornando alla luce.

Chi saprà vedere i luoghi… vedrà anche il passato.
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sono oggetto di uno dei due ambienti per il tour family di Narnilandia®
paesaggio naturalistico che sta in fase di svilupo turistico. Sono Balneabili.

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