caP. 4 - Il Salto nella Terra

Finnis aprì gli occhi.

Davanti a lui, una torre alta, merlata, simile a quelle del castello in cui era cresciuto.

Per un attimo, credette di essere tornato a casa.

Ma no… qualcosa era diverso.

Tutto intorno, persone indaffarate camminavano in fretta.

Donne parlavano a voce alta di dolci, di Natale, di regali.

Un vociare strano, moderno.

Finnis si alzò lentamente. Guardò i vestiti della gente:

niente tuniche, niente spade, niente elmi.

Solo abiti colorati, strani… rumorosi.

Capì subito: non era più nel suo tempo.

Forse neanche nel suo mondo.

Cominciò a camminare tra vicoli stretti e piazzette silenziose.

C’erano botteghe, insegne, profumi sconosciuti.

Un piccolo regno… ma non il suo.

La sua mano stringeva una sacca di panno grezzo.

Dentro, poche cianfrusaglie… e le mappe.

Ma quelle non erano tranquille.

Tremavano. Brillavano. Respiravano.

Come se sapessero.

...Come se Mont’Or fosse davvero il primo tassello.

Come se la Terra non fosse affatto un errore.

Ma dove era finito, davvero?

E soprattutto… a chi poteva chiedere?

Avanzò ancora un poco, poi vide una donna magra, alta per la sua età, con un passo deciso.

Decise di fermarla. Prima ancora che potesse parlare, lei lo fissò con occhi sgranati e disse:

— Ma come ti sei vestito? Sembri scemo! Vatti a cambiare, tua madre ti aspetta. Sei sempre il solito burlone!

E subito dopo aggiunse, con tono complice:

— Non ti preoccupare, a tua nonna gli diciamo che stavi con me… sono ore che ti cerca.

Finnis rimase immobile.

Chi era quella donna? Chi erano la madre… e la nonna?

Eppure… quella strana creatura chiamata Giovanna sembrava affezionata a lui.

Parlava con naturalezza, quasi lo conoscesse da sempre.

Lo prendeva in giro, lo rimproverava… ma con una voce calda, familiare.

“In fondo, Giovanna era una brava persona… e mi voleva bene”, pensò.

Ma Finnis non sapeva chi fosse.

O meglio… non ancora.

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📍 Curiosità reale

Mont’Or potrebbe essere oggi una piccola frazione umbra…

ma nella leggenda è il primo luogo dove la storia ricomincia.

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